Mio adorato,
dove sta la bellezza?
Ti domando. Mi domando.
Ho imparato che la forma, quando è regola, diviene nucleo essenziale, sostanza, elemento codificante di sé.
Ho imparato che la forma, quando è regola, fortifica un margine a difesa, è baluardo di un impegno, corazza di protezione.
E allora mi domando. Ti domando.
C’è una regola tra noi? Esistono codifiche di forme? Margini di protezione? Baluardi a difesa?
Immagino la bellezza tra persone come fogli in forma libera.
Albeggia e mi sento la forma indotta in una sequela di incastri deboli, precari. Strutturati secondo regole di fogli mai spiegati.
Ti ho mai detto quanto sia brava a schiudere gli origami?
Quelli che fanno ste bastardate io li chiamo stronzi… se gli origami sono miei…
belli se gli origami sono altrui!
Mortellaro, hai timore che io schiuda il tuo origami?
Niun timore, dolcezza.
Com’è umano lei… (cit.)
E’ l’affabile tenerezza che nutro nei tuoi confronti.